Correlativo Oggettivo
Il correlativo oggettivo è una tecnica letteraria e teorica concettualizzata dallo scrittore e poeta americano T.S. Eliot nel suo saggio "Hamlet and His Problems" (1919). Si riferisce a una serie di oggetti, una situazione, una catena di eventi o una reazione che fungono da formula per evocare una specifica emozione nel lettore. In sostanza, l'emozione non è direttamente espressa, ma "oggettivata" attraverso elementi concreti che la rappresentano.
Concetti Chiave:
- Oggettivazione dell'emozione: L'emozione non viene dichiarata esplicitamente. Invece, viene evocata attraverso un insieme di oggetti o eventi.
- Reazione del lettore: Il correlativo oggettivo mira a suscitare una specifica reazione emotiva nel lettore, non semplicemente a descrivere l'emozione provata dal personaggio.
- "Formula" dell'emozione: Eliot descrive il correlativo oggettivo come una "formula" per un'emozione particolare, nel senso che una specifica combinazione di oggetti e eventi è necessaria per evocare quell'emozione. Se questa "formula" è imperfetta o incompleta, la risposta emotiva desiderata non si verificherà.
Esempio:
Invece di scrivere: "Il personaggio si sentiva estremamente solo e disperato", un autore che utilizza il correlativo oggettivo potrebbe descrivere: "Una stanza vuota, illuminata da una singola lampadina fioca. Un cappotto appeso solitario a una gruccia. Il suono del vento che ulula attraverso una finestra rotta." Questi elementi oggettivi, combinati, dovrebbero evocare nel lettore un senso di solitudine e disperazione, anche senza che queste emozioni siano esplicitamente menzionate.
Importanza e Critiche:
- Il concetto è diventato fondamentale nell'analisi letteraria del XX secolo, influenzando le interpretazioni di opere teatrali, poesie e narrativa.
- È particolarmente rilevante nell'analisi del modernismo letterario, dove l'espressione indiretta e l'uso di immagini e simboli sono predominanti.
- Una critica comune al correlativo oggettivo è che la sua efficacia dipende fortemente dalla sensibilità e dall'interpretazione del lettore. Ciò che evoca un'emozione in una persona potrebbe non farlo in un'altra.
Ulteriori Informazioni Utili: